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673. Francesco Sforza ad Antonio Trecchi 1454 gennaio 18 ex Aquanigra

Francesco Sforza comunica ad Antonio Trecchi la sua delusione per non aver ricevuti i denari che aspettava da Firenze. Gli fa presente l'urgenza, trovandosi ad Asola, di avere da lui 1000 ducati, che dovrà come meglio potrà mettere subito insieme e farglieli avere domani o posdomani tramite Gabriele da Narni. Gli promette di rifonderlo entro quindici giorni. Si è scritto a Gabriele da Narni di portare per la via di Calvatone al duca gli attesi e sospirati 1000 ducati. Arrivato, avvisi il duca che gli dirà cosa farne.

[ 225r] Antonio Trecho.
Nuy expectavamo certi dinari che ne dovevano essere portati de Firenze et ancora non sono venuti. Et perché nuy siamo venuti a campo ad Asola et n'è de bixogno havere alcuni dinari per substentare le zente nostre, te confortiamo, caricamo et strinzemo per l'amore che ne porti et per quanto hay caro l'honore et bono modo et se may desideri de compiacerne, che subito subito ne vogli recatare fin a mille ducati et mandarceli indilate per Gabriele de Narni, al quale havimo scripto che ve li debia portare, et per Dio, Antonio, non ne vogli dire de non in questo nostro bixogno, perché non ne porresti fare cosa che più ne fusse grata, certificandote che fra el termine de quindici dì te li farano restituire per Francesco Malleta senza fallo. (a) Ex Aquanigra, xviii (b) ianuarii 1454. Et non sia exceptione alcuna ad questo facto, acioch'el dicto Gabriele a domane et l'altro possa essere qui. Data ut supra.
Irius.
Franciscus Sfortia, et cetera.
Cichus.
Die suprascripto.
Fo scripto a Gabriel da Narni suprascripto che porti li dicti ducati mille et faci la via de Calvatone. Et quando serà lì, avisa el signore, perché serà avisato de quello doverà fare.


(a) Segue Marcharie x depennato.
(b) In A xviiii corretto in xviii.