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70. Francesco Sforza a Cosimo de' Medici 1452 febbraio 19 Milano

Francesco Sforza avverte Cosimo de' Medici di aver preso per lui l'assegnazione di 15.000 denari d'oro da Camera togliendogli il disturbo di ritirarli. Scriva ai suoi che per i denari riscossi e per l'assegnazione devono attenersi alla volontà del duca. Si dice dispiaciuto, pur senza colpa, per le seccature incontrate per l'assegnazione e si dice contento di avergliele evitate.

[ 75v] Cosmo de Medicis.
Como sariti advisato dal nostro compare Diotesalvi, nuy siamo remasti contenti de torre per nuy la assignatione haveti qua deli xv milia denari d'oro de Camera per torvi questa fatigha de retrarli, et che vuy li retegnati là de quisti lxxx milia. Siché vogliati scrivere alli vostri qua che debiano fare delli dinari contanti rescossi et cussì della assignatione la voluntà nostra. Ne recresce se alcuna molestia haveti havuta et fatigha de queste assignationi, che non è stato nostro diffecto. Siché havimo caro havervi tolto questa fatiga perché al bisongno nostro, como occorrerà, siati più facile adiutarci respondendone della receputa de questa presente nostra lettera. Mediolani, die xviiii februarii 1452.
Cichus.