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789. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1454 luglio 20 Milano

Francesco Sforza dice al Regolatore e ai Maestri delle entrate che per la personale sua virtute et sufficientia, nonchè per le benemerenze della sua casa verso il duca e lo stato ducale, ha deciso di assegnare, il prossimo anno, un insegnamento di diritto civile nello Studio pavese a Ottone dal Careto con il salario di 100 fiorini e in più aggiunge 50 ducati d'oro, perché più onorevolmente possa attendere a detto insegnamento.

[ 253r] Regulatori et Magistris intratarum.
Per lo singulare amore et affectione quale portiamo al spectato et erudito scolaro de leze domino Octo dal Careto, cossì per sua virtute et sufficientia, como per benemerito de sua casa verso nuy et stato nostro gli desideramo ogni bene et honore, et per evidentia de questo gli havimo facto assignare una lectura in iure civili de provixione, o salario, de cento fiorini pro anno futuro in felici studio nostro papiense. Et ultra questo, acioch'el possa più decentemente et honorevolmente vacare al studio et alla lectura, volimo et ve commettimo che gli faciati assignare sule intrate nostre de Pavia in anno proximo venturo ducati cinquanta d'oro, a raxone de duy fiorini ad moneta per ducato, ita che gli habia et consequischa cum effecto, faciendo proinde fieri quaslibet scripturas et bullectas opportunas. Data Mediolani, xi septembris 1454.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria.
Cichus.