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824. Francesco Sforza al Regolatore e i Maestri delle entrate 1454 sine loco

Francesco Sforza avverte il Regolatore e i Maestri delle entrate che, aderendo a una richiesta del capitano ducale Tiberto Brandolini, vuole che, sulle entrate ducali dell'anno seguente, gli si diano 6000 ducati ducali, tenendo conto che Tiberto ha un debito con il conte Francesco della Mirandola di lire 2403,2 in bolognini, corrispondenti a lire 3364,8,2 in moneta di Milano.

Regulatori et Magistris intratarum.
Il magnifico domino Tiberto Brandolino, nostro capitano, ne richiede al presente vogliamo farli provedere de qualche dinari per parte della provixione soa per potere dare qualche dinaro ala compagnia soa et satisfare et contentare alcuni soi creditori. Pertanto volimo et ve commettimo che al presente debiati fare assignatione al prefato domino Tiberto suso le intrate nostre del'anno a venire de ducati seymillia delli nostri, cioè ad quella raxone che gli damo ali altri nostri soldati, delli quali se possa aiutare et valere al più presto sia possibile; ma perché esso domino Tiberto se trova debitore del magnifico conte Francesco dala Mirandola de libre doamilliaquatrocentotre et soldi duy de moneta de bolognini, che fanno libre treamilliatrecento64, soldi 8, denari 2 de moneta de Milano, per promessa facta per esso domino (a) (b)


(a) La missiva così s'interrompe perché manca la carta successiva.
(b) A margine: pro domino Tiberto.