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835. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1454 dicembre 10 Milano

Francesco Sforza scrive al Regolatore e ai Maestri delle entrate di aver fatto comprare tante zoye dal mercante veneziano Domenico de Piero, per un valore di 5000 ducati veneziani. Il suo consigliere e segretario Angelo Simonetta ha fatto pagare a Venezia a detto Domenico 600 ducati da Giovanni Sopranzio con promessa che in ciascuno dei prossimi mesi di marzo, aprile, maggio gli darà 1000 ducati e il resto fino a 5200 ducati per agosto. Il duca comanda al Regolatore e ai Maestri delle entrate di accreditare ad Angelo detti 5200 ducati e di curare che nei termini predetti siano fatti i pagamenti previsti.

[ 268r] Regulatori et Magistris intratarum.
Perché nuy havimo novamente comprato tante zoye dal nobile Domenico de Piero, mercadante venetiano, che sonno de valuta de ducati cinquemillia ducento venitiani (a), per il pagamento dele quale il spectabile Angelo Symoneta, nostro consiliero et secretorio, ha facto la promessa al dicto Domenico et de presente gli ha facto pagare in Venesia, per mano de domino Iohanne Soprantio, ducati seycento et in lo mese de marzo proximo che segue gli ha ad paghare ducati mille, in lo mese de aprile mille, in lo mese de mazo mille, et lo resto ad complimento d'essi ducati cinquemilliaducento per tutto lo mese de agosto, tutti proximi che segueno; et pertanto voIimo et ve commettimo faciati fare lo credito al dicto Angelo d'essi ducati cinquemillia ducento et cum effecto provedete che, senza alcuno mancamento, habia alli dicti termini lo integro pagamento d'essi ducati 5200, facendo fare sopra ciò tute quelle scripture sarano necessarie. Data Mediolani, die x decembris 1454. (b)
Per forensem.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Venitiani in interlinea su de Camera depennato.
(b) A margine: Assignatio domini Angeli Symonete pro iocalibus emptis.