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836. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1454 dicembre 16 Milano

Francesco Sforza, vantando Giacomo da Palestrina da Venezia da lui fin dal 1449 un credito di 31,28 ducati veneti per zendati, che Matteo di Iordani da Pesaro, allora suo rappresentante presso quella Signoria, conferma, vuole che il Regolatore e i Maestri delle entrate saldino detto debito ascrivendolo a spesa consumata, o inserendolo nei conti di detto Matteo.

Regulatori et Magistris intratarum.
Perché Iacomo da Pelistrina da Venesia dice dovere havere da noy ducati trentuno et soldi vintiocto de Venesia per zendati ne deti fin 1449 che Matheo di Iordani da Pesaro steva per nuy presso quella illustrissima signoria, et cossì dicto Matheo dice essere vero che non fo paghato per questa casone, siamo contenti et volimo che al dicto Iacomo faciati dare dicti ducati 31 et soldi 28, quali meteti per spesa consumata, overo fateli mettere ad intrata et spesa nelli concti de Matheo predicto de quello tempo, segondo che meglio più chiaramente et debitamente ve parerà convenire, perché la cosa de directo passe como dei. Mediolani, xvi decembris 1454.
Per forensem.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.