Registro n. 15 precedente | 923 di 1468 | successivo

923. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1455 maggio 29 Milano

Francesco Sforza comunica al Regolatore e ai Maestri delle entrate che il suo cancelliere Giovanni Simonetta gli ha segnalato di essere ritenuto da loro debitore della Camera ducale per lire 3015 e, precisamente lire 1300 ricevute dal conte Gaspare Vimercati nel 1451; lire 80 avute da Luigi Boccacino per la podestaria di Villanterio; lire 1635 dategli nel 1452 da Giovanni da Vayrano, allora ufficiale della fornitura del pane venduto in campo. Trattandosi di denari spesi per ordine ducale, ordina che accanto al suo debito mettano il suo credito in modo da che non ne abbia più noie.

[ 304r] Regulatori et Magistris intratarum.
Iohanne Symoneta, nostro cancellero, ne dice como vuy l'haveti per debitore a nome della Camera nostra de certa quantità de dinari, quali luy ha recevuti in nostro nome, cioè de libre 1300 che recevi(te) dal conte Gasparro da Vimercato fin del'anno 1451; item de libre 80, quale receveti da Aluyso de Boccazino et forono per la potestaria de Villanterio; item ancora de libre 1635 imperiali, quale recevi(te) del'anno 1452 in campo di Zohanne de Vayrano, nostro officiale, alhora in la municione del pane facevamo vendere in campo; li quali denari sono in summa libre 3015 imperiali. Et perché luy li ha spesi de nostro ordine et commandamento nelli nostri bisogni, como vedereti per lo incluso quaterneto, volimo et ve commandiamo che appresso el debito, gli faciati fare el suo credito et aconzare le scripture per modo che al dicto Zohanne may, per questa casone, gli habia ad seguire incarico, né danno alcuno. Data Mediolani, die xxviiii maii 1455.
Leonardus.
Cichus.