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1002. Francesco Sforza a Francesco de Georgis (1454 febbraio 25 Milano).

Francesco Sforza ordina a Francesco de Georgiis di restituire le cose che, secondo alcune denunce, egli ha tolto dal vescovato di Pavia per un ammontare di oltre 60 ducati d'oro. Gli dice di ritenere invece ragionevole la sua mercede di 20 ducati

Francisco de Georgiis.
Se sonno lamentati da nuy quelli che fanno per lo vescovato de Pavia, dicendo che tu hay tolto et convertito in tuo uso tanta robba de quello vescovato fra una cosa et un'altra che monta più de sexanta ducati d'oro; et ultra questo pare che tu te habii taxato ducati vinti per la mercede tua, quali gli rechiede de presente. Dela qualcosa nuy ne maravigliamo, se vero è che tu habii tolto questa robba, perché non è cosa honesta né rasonevele. Pertanto te dicemo che tu gli debii restituire tute quelle cose che tu hay del dicto vescovato et portarte con loro che non habiano casone de dolerse de ti.
Circha'l facto delli ducati XX per la mercede tua, dicemo che ne pare ragionevele che tu habii il debito tuo, ma del resto provedi per forma che non habiano ad gravarse di facti tuoy et restituisseli ogne cosa. Data ut supra.
Christoforus.
Cichus.