Registro n. 16 precedente | 1007 di 1825 | successivo

1007. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1454 febbraio 25 Milano.

Francesco Sforza risponde al luogotenente di Lodi che gli piace, e gli servirà di norma per eventuali risposte, quanto egli dice del compartito delle tasse dei cavalli fatto, com'egli dice, "con bona equalità" dai due "non apasionati" scelti, ma che Francesco Zorzo minaccia di far distruggere per ripristinare il suo primo compartito. Sa quanto basta del salvacondotto di Spino. Concorda, ancora con lui, per come ha messo sull'avviso la gente d'arme e i contadini sul progetto di una cavalcata da parte dei nemici che stanno a Crema. Faccia avere a coloro ai quali sono dirette, le lettere allegate vertenti su ciò.

[ 267v] Locumtenenti Laude.
Respondendo a due vostre lettere, et primo, ala parte del compartito delle tasse de cavalli, qual diceti essere facto con bona equalità per lo mezo de quelli duy ellecti non apasionati, et cetera, ma che Francisco Zorzo ha dicto et menazato de farlo butare per terra, desiderando pur ch'el suo primo compartito vaglia et tenga, et cetera, dicimo che ne piace quanto haviti facto, siandoli usata quella equalità et driteza et diligentia qual scriviti; et venendo altri per volere interumpere la cosa, gli responderemo quanto ne parerà. Ala parte del salvaconducto del Spino restiamo avisati. Circa quanto n'haveti scripto dela cavalcata hanno deliberato fare le gente inimiche stanno in Crema, e del'ordine haviti facto e del'aviso havito dato de ciò, così ale nostre gente d'arme como etiam ali contadini, ve ne comandiamo singularmente, confortandove et caricandove, benchè siamo certi non bisognare, ad stare atento et dare continuamente aviso ale gente nostre et anche ali contadini aciochè sinistro non intervenga, ma passando essi inimici, se faciano pentire del'essere venuti troppo inanzi. Mandarite le alligate ad cuy se drizano, ali quali scrivemo in questa materia quanto bisogna per bona guardia et provedimento. Quelle gente seranno venute qua cercaremo remandare là ali suoy logiamenti. Data Mediolani, xxv februarii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.