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1008. Francesco Sforza agli armigeri sistemati a Pandino (1454 febbraio 25 Milano).

Francesco Sforza avverte gli armigeri sistemati a Pandino che i nemici di Crema progettano di fare una cavalcata oltre l'Adda e portarsi a Castione per far danni. Stiano all'erta ed eseguano gli ordini che impartirà il luogotenente di Lodi. In simile forma si è scritto agli uomini di Castione e a Giovanni de Caimis.

[ 268r] Armigeris logiantibus in Pandino.
Havemo havuto certissimo aviso che le gente che stanno in Crema hanno deliberato de fare una certa cavalcata de qua d'Ada e passare verso Castione o là de sotto, per dannezare li nostri subditi et anche quelle nostre gente allogiano in là. Per la qual cosa volemo et ve commettemo che, per quanto haveti cara la gratia nostra, debiate stare suso l'aviso et attenti, et intenderve col nostro locotenente de Lode et servare li ordini quali luy ve darà, aciochè, passando pur loro, como forse potriano fare, se faciano pentire del suo essere venuti troppo inanti. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
In simili forma scriptum est hominibus Castioni, Iohanni de Caimis.