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105. Francesco Sforza a Ventura da Parma, a Grifone e agli armigeri della compagnia di Corrado (1453 agosto 17 "ex castris nostris apud Gaydum").

Francesco Sforza raccomanda a Ventura da Parma, a Grifone e agli armigeri della compagnia di Corrado di vivere in buona armonia e fare tutto quello che torna a giovamento dello stato sforzesco.

[ 30v] Strenuis dilectissimis nostris Venture de Parma et Griffono, ac ceteris armigeris de comtiva Conradi, fratris nostri.
Quanto affanno et dolore habiamo havuto del caso de Conrado, nostro fratello, non porriamo scriverlo che certo, se lo havessemo nuy proprii non ne doleria pił; speriamo nella divina clementia sarą in breve guarito, Pertanto ve confortiamo ad stare de bona voglia et intenderve ben insieme como haviti facte fino al presente et attendere ad fare bona guerra et ad fare tute quelle cose siano in bene, utile et augumencto del stato nostro con quello amore, fede et diligentia haviti facto nel passato, et siamo certissimi fareti nel advenire; et ad qualunche ordinarą Conrado, fina luy sia guarito, dati obedientia et credito como faresti ad Conrado o ad nuy proprii. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.