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106. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 agosto 18 "in castris nosris felicibus apud Gaydum".

Francesco Sforza ricorda al luogotenente di Lodi che sono stati annullati dall'una e dall'altra parte i salvacondotti, tranne per gli annotati nell'accluso elenco. In simile forma si è scritto a Gaspare da Suessa.

Locutenenti Laude.
Como per altre nostre doveti essere avisato, sonno revocati tuti li salviconduoti fati utrinque, cioè dal canto nostro e dal canto del'inimici, exepto tuti li annotati in la cedula [ 31r] introclusa, li quali volemo inviolabelmente siano observati; del che ve havemo voluto avisare aciò possiati avisare li nostri che, offendendo l'altri, reservano et reguardino li dicti annotati per observantia dela fede nostra. Data in castris nostris felicibus apud Gaydum, die xviii augusti 1453.
Ser Iacobus.
In simili forma scriptum fuit Gasparri de Suessa, die suprascripto.
Cichus.