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1083. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo (1454 marzo 13 Milano).

Francesco Sforza avverte Gracino da Pescarolo che manda lì maestro Iodio di San Martino, costruttore di bombarde, per fare a pezzi quella bombarda che é nel castello ed é già smontata da maestro Guglielmo, avendo cura di mandargli tutto il metallo del cui peso lo informerà.

[ 291r] Domino Gracino de Piscarolo.
Mandiamo Ii magistro Iodio da San Martino, fabricatore da bombarda et havemoli comesso ch'el debia fare in peze et mandarne qui et metallo de quella nostra bombarda, sive coda da bombarda, che fo desfacta per magistro Guglielmo, et similmente la tromba d'essa bombarda quale è in quello nostro castello; però volimo che gli debiati provedere d'ogne cosa expediente a spezare dicto metallo de coda et la dicta tromba, et poi mandarne qui tuto lo dicto metallo, facendone tenere bono conto aciò non vada in sinistro, et avisandone quanti pesi serà. Data ut supra.
Irius.
Cichus.