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1092. Francesco Sforza al referendario e al capitano del distretto di Piacenza 1454 marzo 12 Milano.

Francesco Sforza scrive al referendario e al capitano del distretto di Piacenza e ricordando in particolare al capitano di aver scritto al suo predecessore per sollecitare, ma invano, i nobili de Nicelli e gli uomini della Valle di Nure a saldare il credito che Bartolomeo Trovamala, Maestro delle entrate, vanta da loro. Vuole, perciò, che il referendario e il capitano si rifacciano sui beni dei debitori qualora questi persistessero nella loro renitenza a far fronte ai loro obblighi.

[ 293v] Referendario, capitaneo distrectus nostris Placentia.
Piu volte habiamo moniti Ii nobili de Nicelli et Ii homini de Valle de Nura, como ancora se recordiamo havere scrito al precessore de ti, capitaneo, che dovesseno satisfare al nobile Maystro del'intrate nostre, Bartholomeo Trovamalla, de quello credito, quale ce ha con loro, et fin a qui non l'hanno satisfacto se non per una parte, et del resto vanno pur subterfugiendo; dela qual cosa esso Bartholomeo assai se dole con nuy. Il perché, non essendo nostra intentione ch'el sia menato più a longo, ve comettiamo et volemo che non satisfacendo dicti nobili et homini a esso Bartholomeo, como de novo gli scrivemo che lo vogliono pagare, procediti contra li loro beni, et altramente como meglio ve parerà a satisfarlo de tuto quello resta havere per casone del predicto credito per forma che, remossa ogne casone, luy habia suo debito et non sentemo altra lamenta. Mediolani, xii marcii 1454.
Cichus.