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1112. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1454 marzo 18 Milano.

Francesco Sforza al luogotenente di Lodi, che gli ha denunciato i famigli dei famigli che non vogliono pagare, motivando le lamentele dei dazieri. il dazio della macina, risponde che tutti debbono effettuare tale pagamento, eccettuati coloro che sono annotati nel quadernetto e gli esentati dagli incanti.

Locumtenenti nostro Laude.
Respondendo aIle vostre lettere, et primo ala parte delli famigli di nostri famigli, quali non voleno pagare il dacio delIa macina, anzi fanno macinare Ii molinari a suo dispecto, del che Ii dacierii se gravano e lamentano, dicemo che ogne homo debba pagare, et sia che voglia, excepti quelli notati nel quaterneto et exceptuati nelli incanti, né se potria fare altramente; siché fati che tuti pagano, excepto como è dicto de sopra. Ala parte delli famigli che mandano ad saccomano, ve havemo resposto per altre nostre quanto (a) basta, et quello doveti fare. Data Mediolani, xviii marcii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue ve depennato.