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1122. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1454 marzo 19 Milano.

Francesco Sforza ricorda a Gracino da Pescarolo di avergli scritto su richiesta di Taddeo da Noceto, commendatario dell'abbazia di Sant'Alberto, di procedere contro tal maestro Beltramino da Como, debitore del precedente abbate di 150 ducati. Ha ora inteso che il priore di Santo Spirito di Pavia ha avuto tale somma da detto Beltramino in virtù del testamento del predetto precedente abbate. Il duca vuole che, per una rituale soluzione di tale faccenda, Gracino si avvalga di un saggio e, per risolvere tutto ex iure, ordina che Beltramino, data idonea garanzia, venga messo in libertà.

[ 301v] Domino Gracino de Piscarolo.
Altre volte ve scripsimo ad requisitione de misser Tadeo da Noxeto, commendatario dela abbatia de Sancto Alberto, che dovesti procedere contra uno magistro Beltramino da Como, debitore del'abbate passato d'essa abbatia de ducati centocinquanta; mò autem, havendo inteso che'l priore de Sancto Spirito da Pavia ha havuto decti dinari dal decto magistro Beltramino como dinari che spectano al convento de Sancto Spirito per vigore del testamento facto per lo prefato quondam misser lo abbate, volimo che questa cosa se intenda molto bene et se ne facia quello che la rasone vole. Et adciò che meglio sia terminata et nissuno habia iusta casone de lamentarse de iniustitia, volimo in cognoscere questo facto habiati consiglio de savio et de valenthomo, et secundo il iudicio suo provediati che la rasone habia loco; et fra tanto che questa cosa serà conosciuta de rasone, direti ad quello che solliciti Iì per misser Tadeo che'l voglia havere patientia. Et perché intendiamo che'l dicto magistro Beltramino è destenuto, volimo lo faciate relaxare, dando luy securtà idonea de stare in rasone et de presentarsi dinanzi da voy tante volte quante serà de bisogno. Mediolani, xviiii martii 1454.
Caricandovi perhò a determinare et conoscere questa cosa quanto più presto sia possibile (a) et fra el termino de xv dì.
Donatus de Aplano.
Cichus.

(a) Segue Data ut supra depennato.