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1124. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1454 marzo 20 Milano.

Francesco Sforza informa il luogotenente di Lodi che non intende addossare ai suoi uomini le spese dei retrovardi, dei quali si assume lui le spese. Vuole che metta in ordine i due retrovardi che ritiene possano essere armati e fissa la collocazione di un retrovardo sopra Spino o dove il luogotenente crederà meglio, lasciando del tutto a lui la sistemazione al di sotto degli altri due. Affida agli uomini del paese la vigilanza dei passi pericolosi dell'Adda. Non intende che si rimuova il "galionzello" da dove si trova. Concede ad Antonio da Landriano la liberazione degli uomini di Spino, ma li avvisa che se incorreranno ancora in un simile inconveniente non saranno perdonati. Quanto a frate Gerolamo lo assicura che si asterrà dai salvacondotti.

Domino locumtenenti Laude.
Respondendo ale vostre lettere date a xviiii marcii, hora tertia noctis: et primo ala parte deIi retrovardi, ve commendiamo de quanto haveti facto fino mò, ma ve avisamo che volemo nuy pagare la spesa d'essi retrovardi et non Ii homini nostri, quaIi hanno deIe altre gravezze como scriviti, non possendossi in questi tempi fare altramente. Et per chiarirve dela mente nostra, volemo che subito (a), ala receputa de questa, faciati mettere in ponto quelli duy, quali scriveti potersi armare de presenti, che anche faciati armare et spuldare de quelli duy facesti disfare altre volte, et a questo non perdeti tempo alcuno, avisandone che subito ve mandaremo Ii denari de qua senza dubio alcuno. Volumus etiam che de tri retrovardi l'uno stia di sopra a Spino, o dove meglio vi parerà, et li altri duy di socto; et serano pagati da nuy. Ma volimo che habbiati bona advertenza in tollere homini fidatissimi et bene animosi et experti al mestiero. Ali homini del paese dariti solamente el caricho di guardare la riva d'Adda in alcuni luoci che vi parerano più periculosi et necessarii; et del riconzare et armare de dicti retrovardi subito ce dariti aviso ad ciò che mandiamo el dinaro.
El galionzello volemo che remanga lì per li respeti scriveti.
Ala parte de Antonio da Landriano siamo contenti che per questa fiata gli compiaciati dela liberatione de quelli homini da Spino, deli quali luy ve scrive, admonendoli che da mò inanti se abstingano da simile inconveniente che non gli seriano un'altra fiata facilmente perdonati.
Ala parte de frate Ieronimo, et cetera, habiamo inteso et circa la concessione deli salviconducti se ne abstignarimo, parendone che'l dica el vero et bene nostro. Data Mediolani, xx marcii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) subito in interlinea.