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1128. Francesco Sforza al capitano della Lomellina 1454 marzo 20 Milano.

Francesco Sforza informa il capitano della Lomellina che Guideto da Cocconato si lagna che si importuni lui e i suoi per la tassa dei cavalli per la metà del possesso di Galliavola, di cui non gode alcunché. Il duca vuole che se le cose stanno come lui dice, faccia pagare a chi gode tale possessione e a lui non dia fastidio e revochi, se ve ne furono, i provvedimenti in suo danno.

[ 303v] Capitaneo nostro Lumelline.
Ne ha significato con querella lo egregio Guideto da Coconate che tu molesti luy et li suoy per cagione delle taxe di cavalli per la mitate della possessione de Galiavola, dela quale luy no(n) gode alcuna cosa benché, segundo se dice, iure merito, specta a sì.
Per la qual cosa siando così como luy dice a nuy, non pare ragionevele né conveniente, né volimo che gli debbi dare tale gravamento; et se proinde havesse facta alcuna novità a luy né a veruno delli suoy, volimo che tu lha debii revocare et faci pagare ad che gode la possessione. Et se havesse alcuna cosa contraria a questa de ragione, avisace per tue lettere. Data Mediolani, xx marcii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.