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1132. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Vigevano (1454 marzo 21 Milano).

Francesco Sforza ordina al podestà, al comune e agli uomini di Vigevano di provvedere che Giovanni Giacomo Spirotino e Francesco, fratelli dal Pozzo non siano trattati diversamente dagli altri di lì di pari grado.

[ 304v] Potestati, comuni et habitantibus Viglevani.
Per altre nostre lettere date Macharie v ianuarii proxime presenti ad supplicatione de Iohanneiacomo Spirotino et Fra(n)cisco, fratelli dal Pozo, de quella nostra terra ve scrissemo quanto poterite relezere in esse nostre lettere. Et perché novamente ne hano facto (a) significare cum lamenta dicti fratelli che non haveti exequito quanto alora ve scrissemo in loro grave danno et preiuditio, denuo ve comettemo et volemo expressamente che debbiate provedere che li predicti non habbiano cagione lamentarse dignamente, nè de gravarse che siano pegio tractati del'altri de quella nostra terra, quali sonno in eodem gradu. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue instantia depennato.