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1165. Francesco Sforza al capitano e al podestà di Bassignana (1454 marzo 27 Milano).

Francesco Sforza scrive al capitano e al podestà di Bassignana di aver saputo che é stato tolto sul fiume Tanagro al novarese Marchione Torniello una certa quantità di frumento da quelli di Bassignana, asserendo che detto frumento era del conte Otto da Mandello. Siccome non consta che esso sia dato in solutum dal conte a Marchione quale parte della dote di sua moglie, il duca vuole che capitano e podestà intervengano per far rilasciare, con ogni danno e interesse, detto frumento, perché altrimenti egli sarà costretto a provvedere alla indennità di detto Marchione.

Capitaneo et potestati Bassignane.
Havendo nuy inteso essere stato tolto a Marchione Torniello, cittadino nostro di Novara, certa summa de frumento nel fiume del Tanagro da quelli da Baxignana, allegando dicto frumento essere del spectabile conte Otto da Mandello. Benché non sia però che é dato insolutum da esso conte Otto al dicto Marchiono per parte de dotta dela donna sua, ve confortamo a relaxare, overo far rilaxare, il dicto frumento integramente cum ogni danno et interesse (a) suportato, como rechiede il debito dela raxone; altramente seressemo constrecti provedere per quella meglior via ce paresse ala indemnità del dicto Marchione, perché non ve seria honore alcuno comportare che li nostri fosseno in il debito in questa forma oltregiati. Data ut supra.
Andreas Fulgineus.

(a) suportato in interlinea su secondo depennato.