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1169. Francesco Sforza a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza 1454 marzo 28 Milano.

Francesco Sforza ricorda a Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza, di avergli ordinato che si facesse dare da quel baro i denari che aveva truffati a quelli della Valsassina. Siccome ha inteso che ha dato garanzia e pegni per detti denari, vuole che Benedetto si faccia dare detti denari, gli restituisca i pegni e annulli le garanzie date. Faccia, poi, avere i predetti denari a Cicco tramite un suo famiglio fidato.

Benedicto de Curte, capitaneo citadelle nostre Placentie.
Tu say che ordenassemo che te facesse dare da quello barro li denari haveva abbarrati et trabalzati a quelli de Valle Saxina; mò intendemo che l'ha dato segurtà et pegni per dicti dinari. Pertanto te dicemo che habii dicto barro et tegni modo de havere li dicti denari et poy gli restituisse li suoy pegni, et casse le segurtà; li quali denari volimo che, per uno tuo fidato fameglio, ne li mandi qui in mano de Iohanne de Cicho, nostro secretarlo. Et questo fa' presto. Data Mediolani, xxviii marcii 1454.
Marcus.
Iohannes.