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1176. Francesco Sforza a Francesco de Georgiis, commissario sopre le tasse dei cavalli nel Lodigiano (1454 marzo 29 Milano).

Francesco Sforza ripete a Francesco de Georgiis, commissario sopre le tasse dei cavalli nel Lodigiano, di non volere che dia molestia per la tassa di un cavallo a Giacomino, figlio del quondam Tomaso da Todi.

Francisco de Georgiis, comissario nostro super taxis equorum in Laudensi.
Nuy te havemo dicto et ordinato più volte che a Iacomino, figliolo del quondam Thomaso da Todi, non dovessi dar molestia alcuna per quello cavallo gli tocha de taxa perché gli ne havemo facto gratia libera; et secundo intendiamo, tu vole pur ad ogne modo constrenzere dicto Iacomino a pagare la taxa del dicto cavallo. Pertanto de novo te dicemo (a) et comandiamo che per questa casone non debii dare molestia ad esso Iacomino; et fa che de ciò non sentiamo più querella. Data ut supra.
Leonardus.
Cichus.

(a) Segue che depennato.