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1180. Francesco Sforza al podestà e al castellano di Vigevano (1454 marzo 29 Milano).

Francesco Sforza scrive al podestà e al castellano di Vigevano e ricorda di aver menzionato a lui o al suo predecessore quello, di cui si fa menzione nella supplica acclusa. Siccome Galeazzo Collo ne fa ancora ricorso, vuole che, vagliato quanto si ridice, proceda con rito sommario alla soluzione di questa faccenda.

[ 315r] Potestati et castellano Viglevani.
Ce recordiamo altre volte havere scrito a ti, podestà, aut al tuo precessore, in la materia della quale se fa mentione in la supplicatione quale ve mandiamo introclusa. Et perchè Galeaz Collo de quella nostra terra novamente ha havuto recorso a nuy et narratone non essere facta alcuna executione, volimo, et denuno ve comettemo che, attentis narratis in ipsa supplicatione, debiate procedere ala executione summaria et de plano sine strepitu aciò ch'el supplicante non habia più recorrere a nuy per questa facenda, che a nuy seria molto molesto. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.