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1182. Francesco Sforza al podestà della Valle di San Martino 1454 marzo 30 Milano.

Francesco Sforza comunica al podestà della Valle di San Martino che gli uomini della Val Brembana e della Val Serina, nonché il Colleoni gli hanno fatto sapere che egli ha vietato di condurre biade da un luogo a un altro senza una sua licenza, licenza che consente di incassare, a lui, quattro grosse e, al suo cancelliere, due, né basta, ma ha pure sequestrate delle cavalle e della biada. Il duca gli ordina di restituire tutto e di consentire il libero transito delle biade.

[ 315v] Potestati nostro Vallis Sancti Martini.
Per querella a nuy facta per li homini de Valle Brambana et Valle Serina et per quello ce ha scripto el magnifico Bartolomeo Coleone, intendiamo che tu hai factoli uno deveto che nisuno possa condure biade da loco ad loco senza toa licentia, dela quale facendoglila tu ne tole quatro grosse per ti et duy per el tuo cancellero; et per questo tu hai facto sostenere certe cavalle et biada de alcuni de dicta Valle et factoli dare segurtà de certa quantità de dinari, dela qual cosa molto ce maravegliamo, perché tu say che tu non hay questo in comissione da nuy. Pertanto volimo et comandiamoti expressamente che tu gli fazi restituire dicte bestie et revocare ogne novità et lassare passare le biade inante et indreto al modo usato senza inhibitione alcuna. Data Mediolani, die penultimo marcii 1454.
Christoforus.
Iohannes.