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1185. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1454 marzo 30 Milano).

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi di accordarsi con il podestà di Pandino e, bene informato delle bocche d'arme della compagnia di Sanseverino, faccia loro avere delle biade, curando, però, che non ne facciano mercanzia e non vadano a finire a Crema.

Locumtenenti Laude.
Perché ala compagnia de quelli da San Severino bisognano pur delle biave per vivere, siamo contenti et volemo che, intendendove col podestà de Pandino et havendo bona informatione delle boche delli homini d'arme, concedati licentia ad quelli ve scriverà el dicto podetsà, overo che portarano il suo bolletino della quantità gli bisognarà et secundo che luy ve scriverà, havendo singulare advertentia che non se ne faciano mercantie. Et de questo ve caricamo et stringemo; et se sentemo ne vadano ad Crema, ne doleremo de vuy. Siché ve intendeti col podestà de Pandino et provedete como ve pare che quelle gente habiano da vivere et non se faciano mercantie. Data ut supra.
Zanetus.
Iohannes.