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1203. Francesco Sforza a Iosep di Cortona, castellano di San Colombano 1454 aprile 2 Milano.

Francesco Sforza rimprovera magistro Iosep di Cortona per aver fatto tutt'altro di quello che gli aveva scritto, cioé di favorire lo sposalizio di Gismina con il famiglio ducale Giacomazzo. Gli ordina di ingegnarsi perché detto matrimonio s'abbia a fare.

[ 320v] Magistro Iosep de Cortonio, castellano arcis nostre Sancti Columbani.
Tu te debbe recordare che te havemo scritto con instantia che dovessi operare con effecto bono che Gismina, de quella nostra terra, fosse copulata per matrimonio a Iacomazo, nostro fameglio, como etiandio ne promissero li suoi più proximi parenti. Ma credendo nuy che la cosa dovesse già havere havuto conclusione, sentemo che tu hay cercato lo opposito et fato opera de farla dare ad un altro; che seria tuto contrario ala mente nostra. Et pertanto volemo et te comettemo che debii mettere ogne tuo inzegno et intellecto in fare che dicto Iacomazo l'habia, como é stato nostro proponimento et como havemo scripto, altramente, non havendo effecto, non saparemo a chi imputare se non a te che non hai voluto fare la voluntà nostra. Data Mediolani, ii aprilis 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.