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1212. Francesco Sforza al podestà di Pavia (1454 aprile 5 Lodi).

Francesco Sforza informa il podestà di Pavia che il famiglio ducale Francesco Crispianno vanta un credito dall'ebreo pavese Manno. Vuole che abbia davanti a sé le due parti e se Manno negasse il debito, vuole che Francesco gli chieda una specie di giuramento e, comunque, lui, il podestà, faccia in modo che Francesco possa essere del tutto (comprese le spese fatte) soddisfatto di quanto gli spetta.

Potestati Papie.
Ne dice Francisco Chrispianno, nostro fameglio, presente exhibitore, havere ad fare alcune cose con Manno, hebreo, de quella nostra cità, como da luy intendereti.
Pertanto volimo debiati havere dicto Manno denanza a vuy et intendere l'uno et l'altro; et confessando dicto Manno essere debitore de dicto Francisco, como luy ve dirà, provedeti sia subito satisfacto. Ma quando dicto Manno recusasse el debito, como poria acadere che farà, perché secundo dice dicto Francesco non ha tanta chiareza et testimonianza como bisognaria, siamo contento ch'el dicto Francisco gli possa dare il sacramento ad suo modo, siché in summa provedeti che dicto Francisco sia pagato et satisfacto similiter delle spese havesse facte in più volte; et venuto là per questa casone, provedeti per quello modo ve parirà honesto et raxonevele che esso Francisco non porti questo danno. Data ut supra.
Zanetus.
Iohannes.