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1229. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo e al referendario di Pavia 1454 aprile 13 Milano.

Francesco Sforza avverte Gracino da Pescarolo e il referendario di Pavia che Donato di Valle Trescore nel Bergamasco aveva licenza ducale di condurre biada da Pavia in detta valle e ne ha trasportata una parte, dando per il rimanente garanzia di pagamento. Avvenuta la pace, il duca ha vietato che si conducano biade fuori dal territorio ducale, per cui ritiene onesto che Donato abbia l'importo della sua garanzia.

[ 327v] Domino Gracino de Piscarolo et referendario Papie.
Donato de Valletrescore de Pergamasca haveva da nuy licentia de condure certa quantità de biade dal Pavese in la dicta Valle, et ne ha conducta una parte; del resto, parte ne ha pagata et l'altra parte ha data securtà de pagare. Et perché da poy é conclusa la pace, havemo facta inhibitione ch'el non se conduca più fora del territorio nostro, et anche ne pare honesto che luy non ne supporti damno: ve comettiamo et volemo debiate provedere che per quella quantità de biade ch'esso Donato non ha menato via, gli siano restituiti li soi dinari, et anche cassate et anullate tute le securtate ch'el ha date per questa casone. Et in questo non sia fallo, né exceptione alcuna perché questa é la totale intentione nostra. Mediolani, xiii aprilis 1454.
Irius.
Cichus.