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1230. Francesco Sforza ai rettori di Bergamo 1454 aprile 12 Lodi.

Francesco Sforza informa i rettori di Bergamo che alcuni di Cividale, pur avendo convenuto con fuorusciti di Crema di condurre biade a Tayni, hanno portato tale merce a Bergamo. Al duca pare doveroso un intervento dei rettori per indurre quei di Cividale al rispetto dell'accordo

Rectoribus Pergami.
Facendo alcuni forussiti de Crema, exhibitori de questa, certo pacto con alcuni da Cividal de fare condure certe quantitate de biade a Tayni, suis expensis et periculis, pare che dicti da Cividal, contra la dicta loro conventione et pacto, conducessero dicte biade lì a Pergamo, como vuy intenderiti per relatione deli portitori de questa. Et perché a nuy pare ragionevele che dicti da Cividal patiscano la pena del'ingano et debiano satisfare a dicti Cremaschi, confortiamo et pregamove che, intesa questa cosa, vogliate ministrare rasone summaria et expedita ali dicti Cremaschi contra d'essi da Cividal et senza veruno, in modum che vengono essi ad recevere con presteza loro satisfactione; nel che, oltra fareti el dovere, a nuy fareti cosa grata. Data Laude, xii aprilis 1454.
Bonifacius.
Cichus.