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1247. Francesco Sforza ad Antonio Secco, commissario di Geradadda (1454 aprile 17) Milano.

Francesco Sforza comanda ad Antonio de Sichis, commissario di Geradadda, che qualora si trovi in Geradadda il famiglio di Cola di Medicina, caposquadra del Colleoni, che se n'é fuggito da lui con un cavallo, faccia riconsegnare a Cola detto famiglio e cavallo.

Antonio de Sichis, commissario Glareabdue.
Lo strenuo Cola da Medixina, capo de squadra de Bartolomeo Coglione, ne dice essergli fuggito uno suo fameglio et menateli via uno cavallo et altre cose, como da lui seray informato; il quale fameglio et cavallo intendiamo é dentro de quella nostra terra.
Pertanto volimo et te comandiamo che, visis presentibus, che, retrovandose dicto fameglio et cavallo in quella terra, o in altro loco de Giaradada, debie consignarle in le mano et possanza del dicto Colla esso fameglio et cavallo, remota omni exceptione.
Data Mediolani, ut supra.
Zaninus.
Iohannes.