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1253. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1454 aprile 17 Milano.

Francesco Sforza sollecita donna Luchina dal Verme a intervenire perché Giliano Ghilino abbia dall'uomo d'arme Fante da Pede, che sta sulle sue terre, il paio di buoi, che, con un tale Gubelino, compagno del conte Giovanni Angussola, gli tolse nei pressi di Castelciriolo.

Magnifice domine Luchine de Verme.
Fa grande lamenta apresso nuy Giliano Ghilino che uno, quale se domanda Fante da Pede et é homo d'arme, habitante nele vostre terre, già più dì passati asieme con un altro giamato el Gubelino, compagno del conte Iohanne Angussola, gli tolsero dua para de bovi appresso ad Castelciriolo, et may non ge l'ha voluto restituire, domandandone proinde che gli faciamo fare ragione e restituire la roba sua. Per la qual cosa, rendendoci certissimi che simili excessi et robarie non mancho raccresceno a vuy che a noy, ve confortiamo et caricamo quanto più possemo che vogliati far costringere dicto homo d'arme, giamato Fante de Pede, ala restitutione de dicti bovi, aut assignare tanti delli suoi beni quanto valino, o valevano, dicti bovi a prefato Giliano per suo restauro e satisfactione; et in questo, ultra che la ragione el volia et rechieda, a nuy fareti piacere assay et haveremolo grato. Data Mediolani, die xvii aprilis 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.