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1260. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1454 aprile 20 Milano.

Francesco Sforza dice a donna Luchina dal Verme di aver avuto le sue lettere sul fatto di Poviglio, di cui si dice dispostissimo alla restituzione per cui ha mandato un suo messo dai gentiluomini di Coreza. Nel caso che essi si opponessero alla restituzione, interverrà "con altro cha cum parole".

Magnifice domine Luchine de Verme.
Havemo recevuto le vostre lettere circ'al facto de Puviglio, ale quale rispondendo, ve dicemo che sempre may havemo havuto quella cura delle cose vostre e del conte Petro che dele nostre proprie, et così de presente non aspectate le vostre lettere; ce siamo recordati del facto de Puviglio con animo dispositissimo ch'el ve sia restituito, et havemo novamente mandato nostro messo proprio ali zentilhomini de Coreza che ce vogliono dare quello et anche le altre cose che ce hanno tolte; e quando ce le vogliano restituire starà bene, et farano suo debito; casu quo non, gli ne faremo venire voglia con altro cha cum parole, deliberando omnino ch'el ve prevengha nele mane. Et quando ne parirà il tempo ve daremo aviso che mandati (a) a torre la possesione et tenuta; siché stative de bona voglia. Data Mediolani, xx aprilis 1454.
Ser Iacobus.
Iohannes.

(a) Segue p abraso.