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1281. Francesco Sforza al lodigiano Giovanni Garimboldo (1454 aprile 27 Milano).

Francesco Sforza dice al suo familiare lodigiano Giovanni Garimboldo di essere contento che egli entri nella torre, ove sta il provvisionato ducale Serafino, e che la guardi a suo nome e mandi le munizioni che vi si trovano a Lodi. Scriverà tutto ciò a Serafino. Si spicci a spianare la fortezza di Cerreto.

Iohanni Garimboldo, familiari et civi nostro Laudensi.
Havemo recevuto le toe lettere de più parte; et respondendo ala parte dela torre nela quale sta Serafino, nostro provisionato, siamo contenti che tu gli intre dentro, gli staghi per stantia et la guardi a nostro nome e mandi le munitione che gli sonno dentro a Lodi; et così scrivemo per le alligate a Seraffino predicto che te assigni la torre e le munitione. Ala parte del spianare la forteza de Cerreto, te caricamo a far presto. Al'altre parte de tue lettere te responderemo per altre nostre. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.