Registro n. 16 precedente | 131 di 1825 | successivo

131. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo (1453 agosto 22 "apud Gaydum").

Francesco Sforza ordina a Gracino da Pescarolo di convocare da lui tal Giovanni de Gotardo,speziale di lģ, e di sapere, dietro giuramento, se ha una giornea e altra roba di un quondam fratello di Matteo da Celano, uomo d'arme, costui, della compagnia di Giovanni da Tolentino, che se n'č fuggito presso i nemici. Accertato che Giovanni ha tali cose di Matteo, gliele sequestri in modo che non ne disponga se non come imporrą Tolentino che č creditore di Matteo.

[ 36v] Gracino de Piscarolo.
Havemo informatione che uno Iohanne de Gotardo, speciaro de quella nostra citą, debbe havere una zorneia et altra roba de quondam fratello de Matheo de Celano, nostro homo d'arme dela conducta de domino Iohanne da Tollentino, el quale Matheo novamente č fugito et andato dal canto del'inimici; per la qual cosa volemo, e te comettimo che habii a ti dicto Iohanne et per via de sacramento o per altra prova circa de sapere la robba ha apresso de sč de quella del dicto Matheo, sequestrandogila apresso e comandandoli che'l non ne debba disponere nč fare se non quanto gli ordinarą el prefato domino Iohanne da Tollentino o cui specta per lo debito ha dicto Matheo cum luy. Et a questo mete ogni bona diligentia. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Iohannes