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1318. Francesco Sforza al podestà e al castellano di Vigevano 1454 maggio 3 Milano.

Francesco Sforza scrive al podestà e al castellano di Vigevano per dei misfatti, dei quali indiziariamente ritiene autori i soldati di suo nipote Roberto alloggiati nel Novarese a Villanova, e ordina in particolare al castellano, lasciato il fratello alla guardia delle fortezze, di portarsi con il podestà cautamente sul posto con uomini sufficienti a circondare detto luogo e, risparmiati i soli ragazzi per la cura dei cavalli, prenda i predetti soldati di Roberto e li tenga con sicurezza in prigione a Vigevano. Il duca vuole che non badi se la lettera non é da lui sottoscritta, si attenga a quello che gli dice il trombettiere Cristoforo appositamente lì inviatogli.

Potestati et castellano Viglevani.
El'é stato commisso certo excesso, quale, secundo l'iudicii et coniecture havemo havuto, é stato commisso per quelli de Roberto nostro nepote, quali stanno per logiamento a Villanova della iurisdicione de Novarese; per la qualcosa volimo che tu, Notariacomo in persona, lassando lì ala guardia de quelle forteze tuo fratello, et insieme con lo potestà de quella terra andati al dicto loco de Villanova con tanti homini che bastino a circondare esso loco et intrarli dentro, et prendiati tuti quelli del dicto nostro nepote, lassando stare solamente li regazi ala cura delli cavalli, et li menati in quella terra, et ti, castellano, gli metteray in presone in modo che non se ne possono fugire. Et questo sopra tuto che nel'andare vostro la faciati così secretamente et con tale discretione che loro non lo vegnano a sentire perché se ne andariano con Dio. Et dicemo a ti, castellano, tu gli vadi in persona, perché siamo certi che tu saperay mandare ad executione questa nostra voluntà; et non guarda che questa nostra lettera non sia sottoscripta de nostra propria mano, perché non l'havemo possuto sottoscrivere per le molte occupatione che havemo; et per questa casone mandiamo [ 355r] lì Christoforo, trombeta, informato della mente nostra, al quale crederiti circa ciò quanto ala persona nostra propria, avisandone poi como haveriti seguito. Mediolani, iii may 1454.
Marcus.
Iohannes.