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1336. Francesco Sforza al castellano e al podestà di Vigevano 1454 maggio 5 Milano.

Francesco Sforza loda il castellano e il podestà di Vigevano per come si sono comportati nel prendere i famigli del nipote Roberto. Raccomanda loro che, accuratamente, con le buone e con le cattive, ma senza pestaggi, scoprano gli eccessi e i furti commessi da ognuno di loro e se individuassero alcuni chiaramente innocenti, li liberino. Esaminino con particolare cura Trionfo, perché, pur se si é dichiarato più volte non colpevole, dev'essere stato lui il capo delle cavalcate. Confida nel buon risultato dell'ordine dato al trombettiere Cristoforo per scoprire gli altri cinque, che erano assenti se non per essere parte di un'altra cavalcata.

[ 359r] Castellano et potestati nostris Viglevani.
Havemo recevuto la vostra lettera responsiva ala nostra et per quella, inteso quello modo haveti tenuto in prendere li famigli de Roberto, nostro nepote, et del'ordine lassato al governo deli cavalli, respondemo che ne piace et haviti seguito a puncto quello che era la voluntà nostra circa ciò, dela qual cosa ve comendiamo. Et perché ne deliberamo trovare li excessi et robbarie commisse per dicti famigli, volimo che li examinati ad uno ad uno et con bone parole, menaze et metterli pagura, et ogne altro megliore modo ve parerà expediente, purché non li metiati le mano adosso, vediati sapere et intendere da loro tuti li excessi et robbarie hanno commisso et che sanno sia stato commisso; et facto questo examine, se trovareti che gli ne sia alcuno che giaramente cognoscati innocente, siamo contenti lo liberati; ma che prima habiati ben chiaramente che sia innocente. L'altri volimo tegnati così, et ne avisati tuto quello haveriti trovato in questo; et sopra l'altri vediti examinare molto bene Triumpho, perché luy debbe essere stato capo de queste cavalcate. Del'ordine haveti lassato a Christoforo, (a) nostro trombetta, per havere l'altri cinque erano absenti, ne piace et credemo gli haverà, perché non dubitamo ch'erano absente per niuna altra casone che per qualcha cavalcata dovevano essere andati ad fare; possendoli havere, fareti de loro como havemo dicto faciati del'altri haviti in presone. Nuy dicemo de Triumpho perché ne habia ben più volte facto scusa che non é culpevole; siamo certi luy sia consentiente et habia havuto noticia de questi excessi como principale de loro famigli. Data Mediolani, die v maii 1454.
Marcus.
Iohannes.

(a) Segue vostro depennato.