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137. Francesco Sforza a Pietro da Lonate (1453 agosto 23 "in castris nostris felicibus apud Gaydum)".

Francesco Sforza si compiace con Pietro da Lonate sia per la sua andata dal Colleoni e per quanto ha fatto per lui, come anche per il pagamento del conestabile Bartolomeo da Bologna. Procuri che i beni dell'abbazia di Sant'Alberto non abbiano ad aver danni. Lo assicura di aver scritto al castellano della rocca di Tortona di non tenere continuamente aperto il portello di soccorso.

Petro de Lonate.
Havemo recevuto doe toe lettere de dì xv e xvii del presente per le quale restiamo avisati del'andata toa al magnifico Bartholomeo Coglione et de quanto hay facto per luy, et del spazamento de Bartholomeo da Bologna, nostro conestabile, al che non accade dire altro se non che ne piace quanto hay facto et te ne comendiamo molto. Alla parte delli beni del'abbadia de Sancto Alberto, te confortiamo et caricamo vogli fare como ne scrive faray et usare ogni diligentia dal canto tuo, perchè dicti beni se retroveno et non vadano in sinistro. Alla parte del castellano dela rocha de quella nostra cità che tene aperto continuamente el portello del succorso et che se fida tropo, nuy gli scrivemo in modo che siamo certi per l'avenire non el tenerà più aperto et se guardarà più inanze che non ha facto fin al presente. Data ut supra.
Leonardus.
Iohannes.