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1377. Francesco Sforza al podestà e agli uomini di Fiorenzuola (1454 maggio 11 Milano).

Francesco Sforza, siccome l'oste Giovanni Surasio si é lamentato che Tiberto ha preso alloggio da lui e che a coloro che hanno debito viene detratto qualcosa dell'estimo, mentre a lui no, il duca scrive al podestà e agli uomini di Fiorenzuola di provvedere un alloggio a Tiberto o di pagare le spese dell'osteria. Vuole, poi, che, trovandosi l'oste nelle stesse condizioni di coloro che hanno una detrazione, di questa benefici anche lui.

[ 370r] Potestati et hominibus Florenzole.
Iohanne Surasio, hostero in quella nostra terra, n'ha sporta l'introclusa supplicatione per la quale se grava ch'el magnifico domino Thiberto sia logiato in casa soa, et che ali altri che hanno debito sia detracto qualche cosa del'estimo et a luy non. Pertanto, considerato l'effecto della dicta supplicatione, quale merita condigna provisione, ve comettemo et volimo che, overo al prefato domino Thiberto debiati provedere de altra idonea stantia in quella terra, overo, dovendo stare nel'hostaria, sia facto el dovere per vuy homini al dicto hostero. Volimo ancora che, essendo detracto del exstimo ali altri che hanno debito et havendo luy etiamdio debito, provediati ch'el non sia in pegiore condicione delli altri. Data utsupra Irius.
Cichus.