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1378. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà di Lodi 1454 maggio 11 Milano.

Francesco Sforza fa presente al luogotenente e podestà di Lodi che Luigi Bonomo e Luigi Cademosto sono stati da lui a nome di molti cittadini che si dicono inabili al pagamento del resto del sussidio per cui hanno chiesto che tale resto si paghi per taglia generale, ma Gaspare da Suessa obietta che tale generalità menerebbe le cose per le lunghe, mentre lui ne ha tanto bisogno. Il duca decide che luogotenente e podestà convochino gli operatori della comunità e altri cittadini e prendano una decisione per cui, indipendentemente dagli inabili, entro dieci giorni Gaspare abbia i denari dovutigli perché ha da essere impiegato in servizi importantissimi.

Locumtenenti et potestati Laude.
Sonno stati a nuy Aluyso Bonomo et Aluyso Cademosto per parte de molti altri citadini Lodesani nostri ad richiederne che, retrovandose loro inhabili et impotenti al pagamento del resto del subsidio, vogliamo ordinare et provedere che tal resto se buti fora et se rescoti per taglia da fir generalmente imposta; dal'altra parte allega Gasparo de Suessa che per questa generalità el riscotere del dinaro andaria troppo ala longa et tanto suo bisogno; per la qual cosa volimo et ve comettemo che statim debiati havere quelli che fanno per quella (a) comunità con quelli altri citadini ve parirà et subito piliarite con loro quello megliore ordine se potrà perché, ad tardius infra dece dì, li denari li siano, omni prorsus exceptione remota, perché quelli dinari vanno al dicto Gasparro, el quale havemo adoperare in nostri importantissimi servicii; et se pur gli fusseno alcuni al tuto inhabile, potriti lasarli stare; et purché li dinari gli siano nel termino predicto, adaptate la cosa como meglio ve parirà. Data Mediolani, xi maii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) quella in interlinea.