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1380. Francesco Sforza al podestà di Lodi (1454 maggio 11) Milano.

Francesco Sforza scrive al podestà di Lodi che Antonio da Landriano si é lagnato perché procede contro uno dei suoi uomini di Spino in violazione dei suoi privilegi. Accertato che le cose stanno così, il duca dice al podestà di lasciare che detto Antonio si avvalga dei suoi privilegi.

Potestati nostro Laude.
Se é gravato con nuy el strenuo Antonio da Landriano che vuy procediti contra uno delli suoi homini da Spino in preiuditio dele soe ragione, alegando luy che, secundo el suo privilegio, non tocha a vuy la iurisdicione de procedere contra delli homini suoi, ma che (a) tocha a luy; unde non intendemo nuy de preiudicare ale sue ragione, anze volimo conservarlo et mantenerlo in quello. Volimo che faciati vedere et intendere quanto vorà aligare, perché non debiati procedere contra dicti suoy homini; et trovando essere como luy dice, non ve ne impazate, anze lassate fare a luy. o a chi luy deputerà, rendendoci certi ch'el farà fare ragione per suo honore et nostro. Data Mediolani ut supra.
Se Iacobus.
Iohannes.

(a) Segue non depennato.