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1383. Francesco Sforza ad Agostino de Copianis di Sale, castellano della fortezza di Carpaneto 1454 maggio 12 Milano.

Francesco Sforza scrive ad Agostino de Copianis di Sale, castellano della fortezza di Carpaneto, di aver preso visione di quanto ha scritto al luogotenente di Piacenza, Benedetto da Corte, circa la molestia data alla fortezza. Il duca gli comanda la massima vigilanza, evitando di fare entrare persone non autorizzate da lui.

Angustino de Copianis de Sale, castellano arcis Carpaneti.
Havemo veduto quanto tu hay scripto ad Benedicto da Corte, nostro locotenente de Piasenza, circa la molestia te fi data per quella forteza et del dubio et suspecto che tu hay; dicemo che tu hay facto bene ad avisare de questo. Pertanto volimo et te comandiamo, per quanto tu hay cara la gratia nostra, che tu debii attendere a guardare la dicta forteza con ogne diligentia et solicitudine, non li lassando entrare persona veruna, sia et habia nome como voglia, [ 371v] senza littera sottoscripta de nostra propria mano, servando integramente tuti li ordini et comandamenti te forono facti quando andasse ala guardia d'essa forteza; et in questo habia tale advertentia che non te sia furata né tolta da persona che viva, et ad ogne rechiesta nostra ne la possi consignare segondo te fo consignata ad te. Siche bisogna che tu staghi vigile et attento, et che non dormi, non te fidando de persona alcuna. Data Mediolani, xii maii 1454.
Nicolaus.
Cichus.