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1384. Francesco Sforza a Benedetto da Corte, luogotenente di Piacenza (1454 maggio 12) Milano.

Francesco Sforza loda Benedetto da Corte, luogotenente di Piacenza, per avergli mandato la lettera del castellano di Carpaneto e gli dice di aver scritto a detto castellano per raccomandargli la custodia della fortezza, non consentendo ad alcuno di entrarvi senza una lettera sottoscritta personalmente dal duca, e di osservare gli ordini avuti in modo che nessuno possa impossessarsene. Vuole che anche Benedetto intervenga a esortarlo per una grande vigilanza.

Havemo veduto la lettera quale t'ha scripto el castellano de Carpaneto; dicemo che hai facto bene ad avisarne et mandarne dicta lettera. Unde te avisamo che nuy scrivemo al dicto castellano che attenda ala custodia d'essa forteza con ogne cura, (a) diligentia et vigilanza et che non se fidi né lassi intrare persona veruna dentro della dicta forteza, sia che habia nome como voglia, senza lettera sottoscripta de nostra propia mano, et che serva li ordini che gli forono dati per modo che non li sia robata et che ne la possa consignare ad ogne nostra rechiesta. Siché ancora tu lo vogli confortare et caricare quanto te sia possibile, che facia quanto te é dicto de sopra, et che non stagha ad dormire, acioché non habia ad sequire mancamento né inconveniente alcuno. Data Mediolani, ut supra.
Nicolaus.
Cichus.

(a) Segue et depennato.