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1396. Francesco Sforza al podestà e al castellano di Vigevano 1454 maggio 15 Milano.

Francesco Sforza avvisa il podestà e il castellano di Vigevano che manda da loro Angelo da Viterbo, giudice dei malefici di Milano, per i famigli, lì detenuti, di suo nipote Roberto. Vuole che gli diano informazioni e giudizi su detti prigionieri e credano a quanto dirà loro da parte del duca disponendo dei famigli in base a quello che ordinerà.

[ 374v] Potestati et castellano nostris Viglevani.
Mandiamo lì miser Angelo da Viterbo, iudice nostro de maleficii de questa nostra citade de Milano, per cavare le mane de quelli famegli de Roberto, nostro nepote, sostenuti lì per la casone che sapete. Il perché volimo che subito gli debiati dare tute quelle informatione et iudicii che haveti havuti fin ad qui contra loro, et così crederle pienissimamente, quanto ad nuy proprii, in tuto quello che ve dirà per nostra parte in questa materia, et così disponere d'essi famigli, o tuti o parte de loro, et farne quello che'I prefato domino Angelo ve ordinerà, como informato pienamente del'intentione nostra sopra ciò. Mediolani, die xv maii 1454.
Christoforus.
Iohannes.