Registro n. 16 precedente | 14 di 1825 | successivo

14. Francesco Sforza a Giacomo Pio (1453 agosto 2 "in castris nostris felicibus apud Gaydum").

Francesco Sforza informa il condottiero ducale Giacomo Pio che, non essendo nella possibilità di fargli avere 300 ducati, ha inviato, perchè venga soddisfatto, il suo messo Enoch dal Colleoni che, "ha havuto el modo dela sua prestanza". In data 3 agosto Zanetto ha fatto presente alla duchessa quanto qui bisogna far fronte.

Spectabili et strenuo amico nostro carissimo Iacomo de Piis, armorum ductori.
Più et più dì sonno vene qua da nuy cum vostra Iettera Enoch, vostro messo, per casone del vostro expedimento, el quale havemo retenuto qui alcuni dì credendone poterlo expedire deIi CCC ducati. Ma in fine el non è stato possibile per Ii gran bisogni ne sonno occorsi per lo mancamento de questo nostro felice exercito, como da luy più a pieno potrite intendere, havemolo remesso al magnifico Bartholomeo Coglione, el quale da nuy ha havuto el modo dela sua prestanza, et non dubitamo [ 6v] ve farà el debito vostro. Recrescene non havemo possuto far verso vuy quello era la nostra intentione, ma la impossibilità ne I'ha facto fare, et non altro. Data ut supra.
Iohannes.
Die iii augusti.
Per Zanetum scriptum fuit illustrissime domine ducisse de occurrentibus istis in partibus. Cabalarius est Viglevanus.
Cichus.