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1405. Francesco Sforza ad Andrea Dandolo, provveditore di Crema 1454 maggio 15 Milano.

Francesco Sforza scrive ad Andrea Dandolo, provveditore di Crema, ricordandogli di avergli richiesto la liberazione di Ugolino e di Giovanni da Casteldidone, ma ha saputo da Ugolino che Giovanni é ancora detenuto, perché si pretendono anche le spese di prigionia di Ugolino, anche se lui non é stato trattenuto che un sol giorno.Il duca chiede a Dandolo di volere, pagando le spese che gli paiono oneste, liberare i suddetti.

Domino Andree Dandulo, provisori Creme.
Havendove nui scripto questi dì per la liberazione de Ugolino et Iohanni da Casteldidone, credevamo fossero liberati; ma novamente e venuto da nuy dicto Ugolino il quale, come porreti vedere per la suplicatione inclusa, dice che, benché per voi sia stato comandato che fossero liberati, tamen non é facto niente; imo il dicto Iohanni fi tenuto in presone, licet da luy non sia manchato de pagare le spese soe, perché pare quilli lo hanno in presone voglano ancho medesmo pagamento de spese dal dicto Ugolino, quale non stete in presone se non uno dì solo; il che credimo sia contra vostra saputa et volontà. Pertanto ve confortamo et pregamo che, senza dare più spesa ad quisti poveri homini, vogla provedere che siano liberati, pagando le spese ve parano honeste per li dì sonno stati im presone, et non per quello tempo non gli é stato dicto Ugolino li quali, perché forono presi in nostri servitii, ve recommandiamo. Mediolani, xv maii 1454.
Zanetus.
Iohannes.