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141. Francesco Sforza a Ottone de Mandello (1453 agosto 23 "in castris nostris felicibus apud Gaydum").

Francesco Sforza assicura il conte Ottone de Mandello, che desidera gli si mandi una persona fidata con cui conferire, d'aver detto a Gentile della Molara che dal Tortonese si porti da lui. Aggiunge, poi, di essere disponibile a riceverlo quando lui vorrą.

[ 38v] Spectabili militi domino Ottoni de Mandello, comiti, et cetera, nostro dilectissimo.
Visto quanto per una vostra ne rechiedeti che ve vogliamo mandare lą uno delli nostri fidati con chi possiati conferire, dicimo, respondendove, che per una nostra havemo scripto ad Gentile dela Molara, nostro fameglio, quale de presente se retrova in Terdonese, che subbito venga da vuy; sichč ve ne avisamo, et con esso poderite dire et conferire liberamente quanto ve parera et piacerą, non altramente cha con nuy. Et appresso anchora, perchč per un'altra vostra ne rechiedeti de venire qua da nuy, dicemo che, volendo vuy venire, siamo contenti vegniati al vostro piacere. Data ut supra.
Bonifacius.
Iohannes.