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1424. Francesco Sforza ai Rettori di Bergamo 1454 maggio 18 Milano.

Francesco Sforza fa sapere ai Rettori di Bergamo che i provisionati ducali Zucca e compagni si sono lamentati ancora per non essere stati soddisfatti da Fanscino de Fenaroli. Dettosi poi sorpreso per la riduzione della somma a ducati 80, rivendica che l'esatto credito di Zucca e compagni é di ducati 122 d'oro.

[ 381v] Rectoribus Pergami.
Se sonno gravati con nuy de novo el Zucha et compagni, nostri provisionati, dicendo non havere ancora potuto conseguire quelli ducati cxxii d'oro delle quale gli é debitore quello Fanschino de Fenaroli, como per l'altre nostre habiamo scripto ad le vostre spectabilità; benché quelle gli habiano facto comandamento di executione contra coluy, tamen poco gli sonno giovate, et pare ch'esse vostre spectabilità gli reducano essi ducati in ducati lxxx, che non sanno per che casone el faciate, perché il dicto Fanschino una volta gli é obligato per tuta la dicta summa deli ducati cxxii. Pertanto de novo confortiamo et pregamo le perfate vostre spectabilità che le piacia provedere ad questa cosa per modo et forma ch'essi nostri provisionati conseguano integramente el debito suo et siano satisfacti et non tenuti più in suspeso perché, ultra che se farà el debito ad nuy, faranno esse vostre spectabilità piacere asay, como crediamo sia la intentione vostra, essendo questa cosa iusta che dicti provisionati nostri conseguano il debito suo.
Data Mediolani, xviii maii 1454.
Christoforus.
Cichus.