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1427. Francesco Sforza a Marco de Attendolis dei conti di Cotignola e luogotenente di Borgonovo 1454 maggio 19 Milano.

Francesco Sforza ricorda a Marco de Attendolis dei conti di Cotignola e luogotenente di Borgonovo di aver stabilito di riservare, per solo quest'anno, a lui, duca, l'arbitrio di fissare per i cittadini piacentini abitanti lì, ma estimati nella loro città, la quota della tassa di cavalli separatamente dal comune e dagli uomini di detto luogo. Si accorderà per ciò con Teseo e con il podestà di Piacenza, che saranno da lui avvertiti,

Spectabili affini carissimo Marco de Attendolis, ex committibus Cotignole, et locumtenenti Burginovi.
Como tu debbi sapere per nuy é stato largamente declarato como et in que modo li citadini de Piasenza, habitanti in quello loco de Borgonovo, debbano pagare le taxe et graveze loro; la quale nostra intentione intendiamo sia integramente observata. Et perché per essa nostra declaratione habiamose reservato in nuy l'arbitrio de podere dare quella parte della taxa de cavalli, che parerà (a) ad nuy, ali citadini Piasentini, habitanti lì et exstimati ala cità, separatamente dal comune del dicto loco per questo anno tantum, como più largamente se contene in essa prima declaratione, per fare che quelli nostri cavalli sonno là habiano il suo dovere, volimo che tu li debii taxare ali dicti citadini non insieme col dicto comune et homini, quella parte de dicti cavalli che parerà a ti conveniente. Sopra il che intenderati con Theseo, al quale sopra ciò scrivemo opportunamente, et così etiamdio con lo potestà nostro de Piasenza, al quale pariformiter scrivemo sopra ciò; et [ 382v] dela dicta parte che per ti sarà taxata ali dicti citadini, volimo ne desgrave dicti comune et homini, facendo proinde intendere ali predicti citadini che nuy voluntera gli haveressemo levata questa fatiga, ma siamo tanto astrecti de moltitudine de cavalli che non possiamo fare altramente. Data Mediolani, xviiii maii 1454.
Bonifacius.
Cichus.

(a) che parerà ripetuto.