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1456. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1454 maggio 25 Milano.

Francesco Sforza risponde al luogotenente di Lodi e, in merito a quanto gli ha scritto circa Todino da L'Aquila, vuole che faccia sapere a Todino che non ha dubbi sulla sua fedeltà, che lo vedrà sempre volentieri, ma quanto a passare ai suoi servizi, l'offerta sua é fuori tempo, perché con la pace intende sbarazzarsi di altri conestabili e ridurre le spese.

[ 389v] Locumtenenti Laude.
Havemo recevuto le vostre lettere, et per quelle inteso quanto ne scriveti del strenuo Todino da L'Aquila, qual diceti che, venendo novamente da L'Aquila, ne ha ad fare alcune ambassiate, et ulterius se proferisse ali nostri servitii. Dicemo che ne piace quanto ne scriviti et volimo respondiati al dicto Todino che del suo amore et fede verso nuy et stato nostro lo rengratiamo singularmente, benché a nuy non sia cosa nova, che sempre l'havemo cognosciuto nostro fidel amico et così lo reputamo; et quanto ale ambassiate n'ha ad fare, s'el veneria qua da nuy lo vederemo tanto voluntera quanto amico habiamo al mondo; et quanto ala parte del suo venire a servire, gli poriti respondere che sempre haveremmo cari et acepti li suoy servitii, ma che non havemo bisogno al presente, anci intendemo cassare del'altri nostri conestabili per retrarse et redurse ad una spesa minore et conveniente al tempo della pace, proferendone ad ogne altro suo piacere, comodo et honore. Data Mediolani, xxv maii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.