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1485. Francesco Sforza al capitano della Lomellina 1454 maggio 29 Milano.

Francesco Sforza ordina al capitano della Lomellina di rintracciare un uomo d'arme chiamato Niccolò Rampino, abitante a Gheme che, quando si aveva il campo a Iorci era fuggito da Angelello da Lavello rubandogli della roba. Procuri di catturarlo, non rilasciandolo che a restituzione avvenuta della refurtiva,oppure per accordo intervenuto a Milano con Angelello.

Capitaneo nostro Lumelline.
Ne dice Angelello de Lavello, nostro conductero, che essendo nuy col campo a Iorci s'é fugiti da luy uno suo homo d'arme chiamato Nicolò Rampino, quale de presente habita ad Gheme, et portogli via la robba soa. Pertanto volimo che, havuta questa, con quello modo te parirà, tu fazi destenere el dicto Nicolò Rampino, non lassandolo nisi prius habia satisfacto dicto Anghelello, overo prestato in toe mano idonea segurtà de venire ad stare ad rasone col dicto Anghelello qui in Milano, como ne pare debito et rasonevele. Data Mediolani, xxviiii maii 1454.
Zanetus.
Cichus.